Presentazione del corso

Si definisce malattia minima residua (MRD, in inglese) la quantità di cellule tumorali che possono rimanere nel corpo del paziente dopo la terapia. Spesso non causano alcun segno o sintomo ma, in realtà possono portare a una recidiva della malattia. Queste cellule tumorali residue possono essere presenti a livelli molto bassi e la loro identificazione richiede l’uso di test altamente sensibili. Anche quantità piccolissime di MMR durante e dopo il trattamento possono influire in misura considerevole sul successo della terapia e sui risultati per i pazienti.
La negatività marcata della malattia minima residua risulta il fattore prognostico più attendibile per la sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) a prescindere da terapia, fattore di rischio e stadio della malattia.
Il valore della MMR viene usato per rilevare e monitorare il carico della malattia nei pazienti e decidere il percorso terapeutico. Le linee guida per la pratica clinica raccomandano di valutare la MRD più volte durante il trattamento e il mantenimento nei pazienti affetti da mieloma multiplo e da leucemia linfoblastica acuta (LLA), e includono il sequenziamento di nuova generazione (NGS) quale metodo di valutazione raccomandato. Il valore prognostico della MMR è stato comprovato in relazione a diversi linfomi [Wu, D, et al. Clin Cancer Res. 201:20(17):4540-9; Korde N, et al. JAMA Oncol. 2015:1(6):746-54].
Da alcuni studi è emerso che anche piccole quantità della malattia minima residua sono molto significative ai fini della previsione degli esiti clinici a lungo termine per il paziente. La misurazione della MRD viene attualmente valutata quale strumento per misurare l’efficacia dei farmaci nei trial, e potrebbe potenzialmente accelerare l’approvazione di terapie emergenti [Avet-Loiseau H. Am Soc Clin Oncol Educ Book. 2016; 35e425-30].
Il corso “Awareness su importanza MRD negli studi e nella pratica clinica” ha lo scopo di focalizzare l’attenzione su questo importante indicatore predittivo analizzando tutte le neoplasie ematologiche (AMl, CLL; MM e Linfomi) attraverso le recenti pubblicazioni e esplorando le prospettive future.

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